L'animo chiede nel senso una ragione,
purchè non vana, di questo moto
di disordine che tutto avviluppa e degrada.
Quanti furono sull'orlo del precipizio seppero,
sia pur per un momento,
quanto è greve l'opera pia, fatta di sorrisi,
di gesti, di silenzi.
L'io sono, unico godimento di uno spirito in ricerca.
Di quel divenire che riporti in auge e il profitto suo declami
oltre l'inquieto apparire, fatto di maschere, di rumori,
di vuoti.
Quieto si giace al focolare dell'essere,
il vero e unico potenziale mai disperso.
Cerchi tu viandante, nell'opera il senso tuo,
quel compimento che lieto ristori
un cuore degno di tanto orgoglio.
-Lam
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