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volo

Nella mia essenza i versi


vanno a capofitto come turbini,


estraggono le sorti


di un invenire denso,


perturbato di ricordi,


la quiete unica lode, mi custodisce.



Io sono quell'essere, quel primordio


che come via lontano rifugge


il caotico mondo moderno,


fatto del vuoto apparire;



egli giace, piuttosto soltario


come un passero, solo su di un ramo,


attende che la tempesta muti


e ristori lo splendore


dei suoi giorni più ridenti,


dove tutto era.

 
 
 

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