quando il ciclico avvenire mi avvilisce
è tempo di morire ancora,
qui avvengono ultime
le dipartite dell'essere.
In bilico vedo le passioni appassire,
dove un tempo era conquista,
ora il paradosso sussiste.
Ancora nel vuoto
il mio perturbamento
è incline all'essere
e non all'apparire.
Mete e conquiste nuove
si aprono all'orizzonte;
é incessante il vagare,
di tempi, virtù noti
solo nell'avvenire.
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