Il mio impeto, inquieto,
mi suggerisce di volare alto.
Ora sono solo.
La, nell'essere muto in visibilio,
ricerco un senso.
Nell'abbandono odo,
il silenzio che ristora,
la luce che mi abbaglia.
Mai il sentire fu più denso,
era quiete, era pace.
Bramosia del mondo
che corre naufrago,
ostaggio di se stesso,
e intanto tutto intorno, accade.
Uno spazio, una siepe, un ricordo.
L'IO.
-Lam
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